giovedì, luglio 19, 2007

Ecco i ritiri che piacciono a noi!


Prostitute e playstation

Gli allegri ritiri under 20
Una settimana fa nell'hotel del Cile c'è stata una nottata con ragazze a frotte. Il brasiliano Jo è il re dei giochi virtuali. Americani alle prese con ballerine irlandesi

Le belle ragazze sono tra le protagoniste del Mondiale U20

EDMONTON (Canada), 19 luglio 2007 - Bisogna vedere se li hanno fatti dormire. Su Cile-Argentina, che per tutti è la vera finale del torneo, anticipata di un turno, incombe il fattore sonno. Aguero e compagni partono favoriti: i cileni non riposano, donne e motori turbano le loro notti.

AEREI E PROSTITUTE - I motori sono quelli degli aerei: il Cile è la squadra che ha viaggiato di più in questo Mondiale dalle distanze sterminate. Sei partite, mai 2 di fila nella stessa città, 15.000 km coperti in 20 giorni, 30 ore di volo, fusi orari che cambiano, valigie da aspettare. E poi, arrivati in albergo, non è finita. A Toronto, dove si giocano semifinali e finali, i cileni hanno ricordi "particolari": non più di una settimana fa, scoppiò il caso. "Nazionale assediata dalle prostitute", titolavano in Cile. Nell’albergo dei ragazzi per tutta la notte fu una processione di "tifose speciali". Il capitano Isla racconta: "Verso le 2 arrivarono 8 o 9 di queste ragazze, entravano nelle camere, le accompagnava un italiano. I dirigenti hanno provato a scacciarle per ore, è volata una secchiata d’acqua". Seguirono protesta cilena alla Fifa e proteste delle prostitute per maltrattamenti.


MILITARI - Cile e Argentina, oggi, sono nello stesso albergo, che pare bonificato. I campioni del Mondo in carica, comunque, sin dall’inizio si sono tutelati con rigide regole. Tocalli usa il pugno di ferro, in stile militare: nella fase a gironi un gruppo di argentini tornò in ritardo dalle 2 ore d’aria concesse. Libere uscite revocate per tre giorni. Poi ci sono multe per tutto, dalla maglietta fuori dai calzoncini alla non perfetta rasatura.

CONSOLE E BALLERINE - La new-generation non vive senza tecnologia: le Playstation in ritiro sono fondamentali quanto i letti. I brasiliani si lanciavano in tornei di calcio, vinti regolarmente da Jo, del Cska Mosca: "Chiaro —spiegava Marcelo — in Russia non fa altro". Gli americani invece erano schiavi della Nintendo Wii, quella in cui si simulano i movimenti: infiniti tornei di tennis. Tante ore in albergo: c’è chi le passa in camera, come Ofori Sarkodie (Usa), che da buon figlio di una regina tribale ghanese pretendeva di essere servito a domicilio, e chi nelle hall. Zone pericolose: i brasiliani vengono abbordati da un sedicente compatriota che porta con sé foto di Robinho accompagnato da ballerine e dice di organizzare eventi, gli statunitensi si trovano a condividere l’albergo con le rumorose partecipanti a una gara di ballo irlandese. Nei saloni c’è chi come un difensore brasiliano ci prova con tutte quelle che passano, e chi, come i giocatori dello Zambia, fa la fila per telefonare a casa. Le comunità di immigrati locali hanno provato a lenire la nostalgia. Ma quando l’ambasciatore uruguaiano ha organizzato una cena, non s’è presentato nessuno.


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