martedì, aprile 01, 2008

Elezioni Amministrati Comunali di Brescia 13-14 Aprile 2008


LISTA
CESARE GALLI
BRESCIANI LIBERI
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SINTESI PROGRAMMATICA



La Lista CESARE GALLI – BRESCIANI LIBERI è nata per portare nello schieramento di centro-destra a sostegno della candidatura di Adriano Paroli a Sindaco di Brescia una specifica sensibilità liberale e una forte attenzione ai problemi concreti della città, al di fuori di ogni caratterizzazione partitica e in piena indipendenza, ricollegandosi idealmente alle battaglie al servizio della Città combattute in questi anni in Consiglio comunale dall’Avv. Prof. Cesare Galli, con un impegno di coerenza e di pulizia che non è mai stato messo in discussione da nessuno, né nella maggioranza, né nell’opposizione, e richiamandosi alle iniziative intraprese anche a Brescia dall’associazionismo di ispirazione liberale, in particolare da gruppi come il Circolo Einaudi, l’Associazione 25-100, Decidere.net, i Riformatori Liberali, i Comitati promotori dei Referendum cittadini del 1998.

Impegno prioritario degli eletti della Lista nel Consiglio comunale e nei Consigli di Circoscrizione sarà quello di riportare nelle stanze della Loggia la voce del buon senso e la voce dei cittadini, che la maggioranza di centro-sinistra che ha governato (ma sarebbe meglio dire: sgovernato) Brescia in questi anni si è ostinatamente rifiutata di ascoltare.

In questa prospettiva, i nostri eletti perseguiranno anzitutto il compito di sostituire le spese per le ‘priorità’ del centro-sinistra, cioè le spese assistenziali e clientelari, con quelle per le esigenze realmente sentite da Brescia e dai Bresciani: una Città in cui sia possibile circolare senza code continue e disperate ricerche di parcheggi, in cui la gente non abbia paura di uscire di casa, in cui tutti paghino meno tasse e le famiglie non ricevano servizi scadenti, ma buoni in denaro con cui acquistare liberamente le prestazioni assistenziali di cui hanno veramente bisogno.

Emblematico di questa situazione è il Bilancio preventivo 2008 presentato dalla Giunjta Corsini: un bilancio elettorale, ancora peggiore di quello del 2007, che già aveva segnato il record di sperperi, spese propagandistiche, sovvenzioni a pioggia ai “soliti nomi” e investimenti fasulli, presentando il conto ai Bresciani.

Un bilancio in linea con le bugie con le quali la Giunta e i suoi amici di Brescia Mobilità (la società che sta costruendo la metropolitana, massacrando la Città) stanno tappezzando la Città all’insegna dello slogan “Brescia città che cresce”, mentre a crescere a Brescia sono solo i disagi, il traffico, l’inquinamento, l’insicurezza. Un bilancio che fa pagare ai Bresciani qualcosa come 45 milioni di Euro di ICI (più di quelle che pagavano nel 2003, quando l’attuale Giunta si è insediata!), smentendo clamorosamente i manifesti fatti stampare dalla Giunta e affissi in tutta la città, spesso a grandissima dimensione, spiegando falsamente che l’ICI a Brescia non c’è più. Il bello, o meglio il brutto per le tasche dei Bresciani, è che il conto per questi manifesti elettorali sarà pagato proprio dall’ICI pagata dai Bresciani, che finanzia le spese correnti della Giunta

Queste spese correnti dovranno perciò essere attentamente rivedute, nella prospettiva della “Commissione della Scure”, di cui parlava il maestro di politica di tutti noi, Sam Quilleri, tagliando impietosamente tutti gli sperperi, i privilegi, le clientele; riducendo le spese non prioritarie; e creando le condizioni perché l’associazionismo possa crescere e svilupparsi senza la necessità di sovvenzioni pubbliche e perché le iniziative culturali e sportive possano venire finanziate dai privati, anziché elemosinare fondi pubblici, instaurando un pericoloso legame con la politica che mina la loro indispensabile indipendenza.

Anche gli investimenti del Comune andranno finalizzati alla soluzione dei problemi principali della nostra Città, anziché distribuiti “a pioggia” in iniziative spesso velleitarie e di facciata.

In questo senso assumono per noi carattere di priorità assoluta gli interventi per la viabilità cittadina, a cominciare dalle necessarie opere di attenuazione dei disagi nelle zone della Città interessate dai cantieri della metropolitana (che andranno riperimetrati, mentre la viabilità alternativa delle zone interessate andrà resa meno penalizzante per i cittadini) e dallo sciagurato progetto delle LAM (che va evidentemente ripensato radicalmente), con il ripristino graduale (e senza ulteriori penalizzazioni per i residenti) di condizioni di viabilità accettabili di via Crocifissa di Rosa, via Cremona, via XX Settembre Via Vittorio Emanuele; il ripensamento delle ZTL e del telerilevamento degli accessi al centro storico, che consenta a tutti di accedervi, in modo da rivitalizzarlo, anche nelle ore serali; il ripristino dei parcheggi a raso eliminati e la costruzione di parcheggi nelle immediate vicinanze del centro e a Brescia Due, per i quali è tra l’altro possibile ricercare anche il concorso di altri enti pubblici e – soprattutto – di privati; il completamento dell'anello della tangenziale, per il quale il Comune deve assumere per
primo l’iniziativa, sollecitando con forza gli altri soggetti interessati, per portare il traffico pesante fuori della Città.

Assolutamente prioritari sono anche gli interventi per proteggere meglio la sicurezza dei Bresciani, con un consistente finanziamento di un servizio di pattugliamento da svolgersi attraverso pattuglie miste formate da un vigile urbano già in servizio e da vigilantes privati, in modo da assicurare il pattugliamento 24 ore su 24 di tutta la città; l’acquisto di nuovi mezzi per la polizia locale; il rigoroso controllo degli immobili, specialmente nelle zone degradate, per evitare fenomeni di illegalità ve sfruttamento, sia sul piano abitativo, sia su quello produttivo; la rigorosa repressione dell’abusivismo commerciale e dellas vendcita di prodotti contraffatti, che danneggia pesantemente la nostra economia e spesso mette in pericolo la sicurezza degli acquirenti; la messa in opera di recinzioni dei parchi e giardini pubblici comunali (ove compatibili con lo stato dei luoghi), così da consentirne la fruizione in condizioni di sicurezza da parte di tutti.

Un nostro peculiare impegno, secondo l’impostazione liberale che ci contraddistingue, è quello per la concorrenza in tutti i servizi. Negli anni di governo locale del Centro-sinistra il Comune si è impegnato in una antistorica difesa dei monopoli, a cominciare da quello di ASM, le cui tariffe hanno pesantemente penalizzato le famiglie e le imprese bresciane. Ci si deve invece muovere nella direzione di favorire una reale liberalizzazione nella fornitura dei servizi di rete, che consenta alle famiglie e agli operatori produttivi bresciani di godere di tariffe migliori e di servizi più efficienti, restituendo al Comune il suo ruolo di arbitro imparziale a difesa della salute e dei bilanci dei cittadini. Particolarmente rigoroso, in questa prospettiva, dovrà essere il controllo sulle emissioni del termoutilizzatore (promuovendo anche la dotazione di esso di un sistema anti-inquinamento più moderno e più efficace: un'opera che i Bresciani hanno dimostrato di volere, con il voto referendario del 24 maggio 1998, naturalmente disatteso dalla giunta Corsini come già da quella Martinazzoli) e per la riduzione dei disagi da esso arrecati agli abitanti delle zone vicine.

La concorrenza può migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini anche nel settore dei servizi sociali: per questo crediamo necessario orientarci progressivamente verso il sistema dei vouchers con l’erogazione di contributi in danaro alle famiglie bresciane con anziani o bambini per l’assunzione di personale ausiliario (che la Giunta Corsini concede solo con limiti di reddito assurdamente bassi!); un fondo per aiutare le giovani coppie e pagare gli interessi e le fideiussioni bancarie sui mutui immobiliari; e un altro fondo per l’erogazioni di contributi in danaro alle famiglie bresciane meno abbienti
con anziani, per acquisto di beni e servizi destinati agli stessi. Anche in questo caso, il compito del Comune dovrà progressivamente diventare quello di controllore e di arbitro del mercato, piuttosto che di erogatore in regime di monopolio di servizi spesso scadenti.

Particolarmente attenta, infine, dovrà essere l’attenzione sulle società controllate dal Comune e sulla realizzazione della metropolitana. Noi, da liberali ma prima ancora da uomini liberi, non crediamo al ruolo del Comune-imprenditore, più di quanto crediamo a quello dello Stato-imprenditore: ci batteremo dunque perché anche in questo caso il ruolo del Comune diventi progressivamente quello di arbitro e controllore piuttosto che di gestore e perché in ogni caso, nelle scelte e nelle nomine, si privilegi il criterio della competenza sulle logiche di affiliazione partitica; e perché il monitoraggio sui lavori della metropolitana sia costante, affinché il Comune (e i cittadini!) non si ritrovino a dover pagare il conto, anche economico, di scelte sbagliate che hanno dei responsabili, i quali dovranno essere chiamati a rispondere delle loro azioni.

L'Elenco dei Candidati:


Galli Cesare
Rubessa Riccardo
Braga Massimo
Premoli Francesco
Armanini Laura
Belleri Paolo
Belloni Marco
Boccaletti Stefano
Bogni Mariangela
Bonifazi Camilla
Bottazzi Antonio
Botticini Enrico
Caloi Federico
Capra Alessio
Cavalea Carlo
Ferraboli Alberto
Fappani Anna
Lonati Antonella
Marfurt Gustavo
Marini Alberto
Mazzuchelli Francesca
Mentasti Alfredo
Neotti Pietro
Pasotti Arnaldo
Pegolo Marco
Perrotti Nicola
Pesciantini Diego
Savoldi Francesca
Scolari Michele (che sarei io)
Simonetti Nicoletta
Svanera Massimo
Tagliaferri Giovanni
Vincenzi Luciano
Zanotti Laura
Apostoli Enrico
Zambelli Francesco









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