lunedì, febbraio 25, 2008

Milan – Palermo: Live from the Piccionaia (3° Anello)

(ovvero la cronaca della partita dal punto di vista di un manipolo di tifosi ultra sfegatati presenti alla stadio nel settore 3° Anello).

Partiamo con la presentazione dei presenti: Bozza, il tifoso pessimista, quello che dopo Istanbul anche quando il Milan vince 4-0 chiede alla squadra di non avere cali di concentrazione, Marco, il tifoso impulsivo, quello che se Kakà sbaglia un passaggio lo manda platealmente a quel paese ne più ne meno, il Dani, il tifoso rivoluzionario, quello che cambierebbe giocatori, modulo, allenatore, stadio, campionato e anche il nome alla squadra, e poi ci sono io, lo Scuby, il tifoso pacato, quello che smorza ogni polemica, che comunque vada è sempre dalla parte dei giocatori e della squadra, insomma siamo un bel mix di tifosi.

Dalla Piccionaia, il soprannome cui abbiam dato al 3° Anello, si ha una gran bella visuale collettiva, si notano i movimenti di tutti i giocatori, ma da qui riconoscerli è davvero un impresa ardua ed è così che la prima cosa che proviamo a fare appena arrivati è il toto formazioni: per il Milan sono distinguibili Kalac, Pato (dalle scarpette arancio), Ambrosini e Pirlo (dalla chioma bionda il primo e castana il secondo) e Kaladze (scarpini bianchi e rossi), gli altri si assomigliano un po’ tutti e basandoci sul giornale radio sentito in macchina una mezz’ora prima intuiamo che siano titolari anche Bonera, Oddo, Jankulovsky, Gattuso, Kakà e il Gilardino, per il resto non vedendo nessuno “di colore” fare riscaldamento con le riserve immaginiamo che Seedorf sia in tribuna. Primi insulti di Marco e Bozza all’indirizzo di Clarence.
Nel Palermo sono quasi tutti pelati e riconoscerli è difficile, tra Migliaccio Guana e Bresciano non c’è differenza, a loro si aggiungono Amauri Cavani e Balzaretti per le capigliatura, ma intuire chi sia Cassani e chi Biava è roba da Nostradamus.

Ore 20:30, inizia il match, Milan col previsto Ka-Pa-Gi (4-3-1-2), nel Palermo in mezzo ci sono Guana e Bresciano. Cavani-Amauri in avanti.
2’ minuto, Guana a centrocampo colpisce da dietro Kakà che rimane a terra dolorante ad un ginocchio, il centrocampista rosanero non viene ammonito. Bestemmie dei 4 all’indirizzo dell’arbitro che non estrae il cartellino, Marco impreca verso la madre di Guana, al successivo alzarsi dalla panchina di Gourcuff parte un bestemmione corale di dissenso.
4’ minuto, punizione di Pirlo da 30 metri sulla quale Ambrosini non riesce ad inserirsi e la palla finisce sul fondo. Bestemmie a denti stretti e con lo sguardo verso l’alto per l’occasione sciupata.
5’ minuto, destro di Cavani deviato da Kaladze in corner. Nel dubbio Marco impreca verso Bonera.
9’ minuto, Palermo in vantaggio con Bresciano, lancio dalla tre quarti di uno dei tre pelati, Amauri anticipa Bonera, al quale verranno indirizzate plurimi insulti dopo il gol, e spizzica la palla verso Bresciano che è lesto a girare a rete con Oddo e Kalac immobili. Anche su di loro piovono valanga di insulti, le bestemmie si sovrappongono l’una all’altra, Oddo insultato a più riprese perchè secondo Marco “da quando l’è riat al Milan el gha fat ‘na figa!”, io scuoto la testa, Bozza incredulo entra in uno profondo sconforto, il Dani bestemmia scandendo le parole in una specie di remake del Sussi.
15’ minuto, Pirlo cerca la profondità per Gilardino, che è però in fuorigioco, insulti generici indirizzati al Gila per l’ennesima occasione sciupata.
16’ minuto, grande spunto di Amauri in mezzo a tre avversari, il pallone non arriva a Cavani, tra i tre “saltati” da Amauri li insulti li becca Bonera. Ci si domanda perché non gioca Simic.
17’ minuto, Pirlo lungo per Gilardino, Barzagli lo ferma con un sospetto fallo di mano. Giannoccaro lascia correre, i 4 dal 3° Anello lasciano partire insulti verso le madri dell’arbitro e del guardalinee, le bestemmie scaldano l’aria gelida che soffia in Piccionaia.
19’ minuto, Fontana risponde con una presa in tuffo su un destro angolato di Kakà, dal 3° Anello partono applausi di approvazione e cori per caricar la squadra.
23’ minuto, Kakà dentro per Gilardino, ma l'attaccante era partito in fuorigioco. Punizione per il Palermo, ancora insulti per l’attaccante di Biella, al sondaggio lanciato da Bozza “scambieresti il Gila con Sheva” il 100% degli intervistati risponde “sì”.
24’ minuto, pareggio del Milan, Oddo lungo per Ambrosini, che arriva solo e indisturbato a tu per tu con Fontana e infila al volo di sinistro, grande gioia per il gol del capitano, approvazione generale per Oddo che, a detta nostra, finalmente mette un cross come si deve e nell’euforia generale partono insulti di ogni tipo verso i tifosi ospiti.
29’ minuto, Kakà parte centralmente, Bresciano lo ferma fallosamente, ancora insulti prima alla madre di Giannoccaro che non estrae il giallo, poi a Bresciano per l’ennesimo fallo pesante su Kakà, poi si torna ad insultare l’arbitro minacciandolo di morte.
30’ minuto, punizione da 28 metri di Pirlo, Fontana vola sotto l'incrocio e devia, incredulità per il paratone di Fontana, da qui insulti poco decorosi verso il numero 12 del Palermo, qualcuno sbotta “ma il Milan trova sempre in forma i portieri delle altre squadre, settimana scorsa Bucci ha fatto i miracoli, ieri ne ha prese 4”, convinzione generale che sul corner possa nascere il gol – vantaggio…non è così.
32’ minuto, atterrato Jankulovski, ancora Pirlo da posizione centrale, Fontana alza in angolo, dalla Piccionaia parte un “ma vaffanculo Jimmy” diretto a Fontana.
35’ minuto, Jankulovski, ben imbeccato da Ambrosini, arriva sul fondo ma dal suo tiro – cross non nasce niente di buono, anche per Marek una buona dose di imprecazioni, c’è chi chiede l’ingresso di Favalli e chi vorrebbe vedere ancora Serginho volare sulla fascia con tanto impegno.
36’ minuto, per un fallo veniale a centrocampo viene ammonito Kakà, se pur Ricardo si lamenta con l’arbitro perché trattasi del suo primo fallo, immaginatevi che parole possano essere uscite dalle ns. bocche.
38’ minuto, Migliaccio a terra dopo un contrasto deciso con Bonera, entra in campo la barella, la speranza generale è che la barella sia per Bonera…non è così.
40’ minuto, fase di palleggio a centrocampo, nessuna delle due squadre riesce a ripartire in velocità, allora Bozza si distrae cercando di chiamare la barista, molto carina per altro, che s’è seduta poche file sotto a noi, le avances di Bozza terminano con un nulla di fatto.
43’ minuto, Jankulovski prova un destro da distanza ravvicinata: alto. Su 4 di noi, 3 prendono a male parole Marek, lo difendo con un “gli è capitata sul destro”, non termino la frase che Marco ne ha anche per me…ho preso le parole.
45’ minuto, punizione di Pirlo da posizione angolata, Ambrosini di testa sul fondo, scontante le bestemmie per l’ennesima azione sfumata, intanto la brezza gelida continua a soffiare.

INTERVALLO
Tensione palpabile sui volti dei 4 ragazzi, il Milan non sta disputando una bella partita anche per merito di un Palermo ben messo in campo da Guidolin, nell’intervallo si parla di un po’ di tutto, dalla lotta al quarto posto, al ritorno di Champions con l’Arsenal, all’infortunio di Eduardo, al Milan che verrà, ipotizzando quale attaccante potrebbe in futuro vestire la casacca rossonera, dopo un primo giro di consultazioni sembra Drogba il nostro preferito, poi saltano fuori Bozza e Marco con l’idea Kanoutè perché vorrebbero venire allo stadio con la bandiera del Mali…perplessità nei miei occhi. Intanto le squadre stanno rientrando in campo.

1’ minuto, sostituzione nel Milan, entra Gourcuff ed esce Kakà, smorfie di disapprovazione sulle nostre facce anche se Marco prova ad incitare il francese dicendo “questa è la gara per Yohann”. Anche noi facciamo un cambio tattico, Bozza e il Dani si spostano vicino al bar, rimanendo in piedi aggrappati alla ringhiera.
3’ minuto, traversone di Oddo, il tiro di Ambrosini è deviato da Cassani, applausi di approvazione da parte mia e di Marco.
5’ minuto, Oddo cerca l'uno contro uno con Balzaretti, ha la meglio l'ex viola, Oddo vince un “ma vaffanculo” a due voci in Dolby surround.
7’ minuto, Pirlo cerca Gattuso in profondità, trova Barzagli, digrigniamo i denti per l’occasione sfumata, ma siamo ancora ottimisti, il gol verrà.
10’ minuto, sostituzione nel Palermo, esce Bresciano ed entra Simplicio, che al primo pallone toccato parte verso la porta e conclude centrale, Kalac para sicuro, sudori freddi per tutti.
13’ minuto, la gara è abbastanza noiosa, il Milan mantiene uno sterile possesso palla, insulti distribuiti equamente su ogni giocatore del Milan perché rei di fare poco movimento.
17’ minuto, Pato accende la partita costringendo Fontana alla deviazione in angolo in tuffo di un gran destro da fuori dopo un tunnel su Zaccardo, si scalda anche la Piccionaia con cori di incitamento alla squadra e apprezzamenti sul brasiliano, ci si attende sempre che su corner sia la testa di Ambrosini ad impattare in modo vincente con il pallone ma dagli sviluppi del calcio d’angolo non ne esce niente di buono.
21’ minuto, punizione di Simplicio, Kalac anticipa di un soffio Zaccardo, ben appostato sul secondo palo, grande spavento, dalla nostra posizione non s’è capita una mazza di quello che è successo e temevamo il peggio, sospiro di sollievo quando vediamo che il Palermo ha guadagnato solo un corner.
24’ minuto, un gran destro di Cavani da posizione centrale finisce di poco alto, altra sospirazione per l’ennesima occasione concessa dal Milan e sciupata dal Palermo.
25’ minuto, azione d'angolo, Migliaccio tocca con un braccio per anticipare Kaladze, lascia correre Giannoccaro, l’azione si sviluppa proprio sotto il nostro settore ed abbiamo la certezza che il tocco di mano ci sia, gli insulti verso le madri di arbitro e guardalinee si alzano copiosi da tutto lo stadio, mentre Marco preferisce orientarsi verso le minacce di morte.
27’ minuto, sostituzione nel Milan, entra Inzaghi ed esce un buon Gilardino. Anche noi effettuiamo un cambio, Marco scende fino alle scale io rimango dove sono strofinando a più ripresa la sciarpa in segno di scaramanzia.
29’ minuto, Cavani si apre un buon varco: arriva in area ma non trova lo spazio per il tiro, le bestemmie e gli insulti miei e di Marco, che si fa sentire nonostante sia distante da me più di qualche metro, sono tutti per Bonera.
32’ minuto, punizione di Pirlo dalla distanza, Barzagli mette fuori, l’ottimismo del primo tempo si sta trasformando in rassegnazione per il pareggio.
36’ minuto, Amauri si porta avanti un buon pallone, poi Kalac risolve con una presa a terra, ogni qualvolta c’è un lancio per Amauri Bonera va sempre in difficoltà, gli insulti gravitano tutti addosso a lui.
40’ minuto, Fontana abbranca su pressione di Inzaghi, risolvendo una situazione delicata, mani nei capelli per tutti i presenti, era un occasione d’oro per portarsi in vantaggio, ancora una volta il portiere è decisivo. Nel frattempo Bozza e il Dani hanno raggiunto Marco.
44’ minuto, Amauri cerca un varco fra tre avversari in area e cade, lascia correre Giannoccaro, dalla nostra postazione non è chiara l’azione, rivedendo alla tele il replay c’accorgiamo che sarebbe potuto essere rigore, anche se comunque conduciamo noi per 2 torti arbitrali subiti ad 1.
46’ minuto, vantaggio del Milan, cross di Gourcuff, Inzaghi tutto solo insacca di testa, Pippo correre sotto la curva, i nostri sguardi corrono verso il guardalinee che non alza la bandiera ed, anzi, correre verso il centrocampo convalidando il gol, scatto dalla mia posizione festante e corro ad abbracciare gli altri 3, urla di festa, ancora lui, ancora Inzaghi, l’uomo più decisivo nel Milan, dopo la gioia per il gol che vale il quarto posto partono i soliti cori d’insulto verso i tifosi e giocatori avversari.
50’ minuto, dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro Giannoccaro fischia la fine di un partita in cui il Milan ha sofferto ma è riuscito a portare a casa 3 punti fondamentali, il Palermo forse non meritava di perdere, ma il calcio è anche questo.

Ora mercoledì il Milan è impegnato a Catania, difficile una nostra trasferta in terra sicula, più probabile un ritorno in piccionaia per la sfida con la Lazio di sabato prossimo.

Nell’uscita dallo stadio Marco e Bozza fantasticano su Kanoutè, io sono sempre più perplesso ma intanto mi tengo stretto Pippo Inzaghi.



Immagini dalla Piccionaia

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