mercoledì, gennaio 09, 2008

Esclusiva intervista della Gazzetta dello Sport al Misha

Misha: "Inter, mi piaci"

"Ma prima voglio il campionato - spiega il giovane attaccante -, e vedo la mia Sportiva favorita. I neroazzurri mi fanno sognare e Centofanti è sempre stato il mio idolo. Intanto continuo a vivere con i miei genitori, a Monticelli"

MONTICELLLI, 9 gennaio 2007 - Dodici in campionato, tre in oratorio, tre in Gelateria, uno da Ivan e due all’Enjoy. In totale fanno 21, su 33 settimane. Sono i numeri, gli aperitivi stagionali di Michael Marchina detto Misha, 17 anni, prodotto della Sportiva. L'astro nascente dell’alcolismo franciacortino piace a tutti i grandi bar d'Europa. Soprattutto all’Inter. Amore ricambiato, ma non esclusivo.

La Sportiva quest'anno è partita male, ma grazie ai suoi aperitivi si è ripresa.
“I miei aperitivi aiutano, ma l'inizio è stato duro perché abbiamo cambiato molto”.

Quali sono gli obiettivi stagionali suoi e della Sportiva?
“Voglio tutto. Il settimo aperitivo consecutivo, le coppette in Gelateria e soprattutto la vodka. E se arrivo in fondo significa che avrò bevuto molto”.

Il suo stile di gioco ricorda la classe di Kakà, la potenza di Zalayeta. Lei come si definisce?
“Sono paragoni importanti, ma il mio stile è quello del Misha. Sono un attaccante che si muove poco e perde molti palloni. Sono agli inizi ed è meglio restare con i piedi per terra”.

Per questo abita ancora con i suoi genitori a Monticelli?
“Così resto concentrato sul calcio. Ai miei però ho regalato un décanter e così ho realizzato un sogno”.

Chi mette nel top 5 dei giovani?
“Primo Bozza, poi Maiolini Luciano, Franchi, Belleri e Chiari del Cortefranca”.

E lei? In provincia di Brescia la indicano già come un futuro Pallone d'oro.
“Non posso mettermi dentro da solo. E per il Pallone d'oro c'è tempo, ho appena 17 anni, devo continuare a bere duro e a regalare emozioni alla gente. Ai ragazzi voglio dire che il bere è gioia”.

Lei ha promesso al suo presidente che resterà alla Sportiva fino a quando non vincerete il campionato. Per questo vuole tutto e subito?
“Vero, ma andrò via da Monticelli soltanto per continuare a vincere e quando mi sentirò pronto anche mentalmente”.

Quali sono le sue squadre preferite?
“L’Inter mi fa sognare. Anche perché c'ha giocato Centofanti, il mio idolo. Lui viene da un altro pianeta. Poi, tifo da sempre Juve. Ma mi piacciono anche Milan, Provezze, Manchester United, le grandi squadre. L'importante è vincere”.

Magari anche gli Europei a giugno?
“Possiamo farcela anche perché chi esce dal nostro girone sarà veramente forte. La Francia? Per me conta quello che succede in campo, non le polemiche”.

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