venerdì, giugno 23, 2006

Passa la nostra Italia! Azzurri agli ottavi

Sì, la nostra Italia, quella mia e di Biatta.
No, non sto scherzando, non sono completamente sballato, quello che scrivo lo penso veramente: ha vinto la nostra Italia.
Quella dei nostri idoli.
Gli stessi idoli che osanniamo quando andiamo allo stadio.
Quegl'idoli che tanto abbiamo desiderato vedere scendere in campo in questo Mondiale con la speranza che lasciassero un segno indelebile nel cammino azzurro.
E loro quel segno l'hanno lasciato.


Biatta, fede interista, cuore neroazzurro che più neroazzurro non si può, vede entrare il suo idolo Materazzi, o Matrix come la chiama lui, che sostituisce l'infortunato Nesta e dopo poco esplode di gioia quando lo stesso numero 23 ci porta in vantaggio. 1-0. E parte il coro sulle note di Fabri Fibra "Applausi, applausi, applausi per Matrix, Matrix, Matrix!!!"




Io, Scuby, fedelissimo del Milan, cuore che batte solo per il Diavolo rossonero, uno dei pochi che credeva alla convocazione di Inzaghi al Mondiale quando eravamo solo a Novembre, eppure abbiamo avuto ragione in due, io e Pippo. Lo volevo vedere in campo già con gli USA, perché con il suo movimento, con i suoi inserimenti, con la sua imprevedibilità lo credevo in grado di scardinare la difesa americana, ed invece niente, ancora una volta ct Lippi gli preferì Iaquinta. Lo volevo vedere titolare oggi, perché contro una squadra che deve vincere per qualificarsi Inzaghi in contropiede può diventare letale, ma ancora una volta ct Lippi dice no. Ma nel secondo tempo si alza dalla panchina, si muove, si scalda, con agitazione si toglie la pettorina ed entra sostituendo Gilardino. La prima occasione gliela regalano i difensori cechi, rimpallo fortunato che lo mette di fronte a Cech ma da posizione defilata mette fuori. Pazienza. La seconda occasione gliela regala Pirlo, sembra già un gol dei suoi, di rapina, solo davanti alla porta: colpo di testa e palla fuori. Sta a vedere che la favola non ha il lieto fine? Ed invece sì, minuto 87' scatta tra le maglie larghe della difesa ceca, s'invola verso Cech, è solo, lo punta, potrebbe servire Barone meglio piazzato di lui, ma qui dimostra di essere il vero Inzaghi: rallenta, duella con Cech e lo supera sulla sinistra, poi la porta è sguarnita e con il seguente tocco spedisce dolcemente la palla in rete. 2-0. Parte anche qui il coro "Ohi ohi ohi ohiohi ohi ohi, Pippo Inzaghi segna per noi!!!".

Grazie Nazionale.

Grazie Azzurri.

Grazie Matrix e Pippo.


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