mercoledì, gennaio 30, 2008

La rivincita in rimonta si ferma sul più bello Ancora una volta i “Manessi Alimentari” crollano nel finale

Il “Bonny Team” ha vinto anche senza il suo Capitano.








Il “Manessi Alimentari” questa sera in completa tenuta nera.







ISEO, 29 gennaio 2008 – Terzo martedì consecutivo di calcetto e terza partita carica di emozioni, caratterizzata da rapidi cambiamenti di fronte, azioni veloci, tanto spettacolo e una piccola novità.
Si ritorna a giocare sul campo della prima sera inaugurale, quello con il “terreno” in erba sintetica verde additivato con sabbiolina che, come 15 giorni fa, ha reso la stabilità dei giocatori molto precaria facendogli rischiare pericolosi scivoloni.

NOVITA’ – I “Manessi Alimentari” (i “Senza Pettorine” della settimana scorsa, ndr) si presentano in campo immutati nella formazione e con un autentica e propria divisa nera e bianca, pronti a cercare rivincita dopo la cocente sconfitta in recupero e di misura di sette giorni fa.
Dall’altra parte, invece, c’è una piccola variazione: causa impegno dell’ultimo minuto, capitan Bonny deve dare forfait, al suo posto esordisce Bozza, di rientro dopo un lungo stop e con la grande responsabilità di non far rimpiangere il capitano.
La solidità e la compattezza del gruppo viene testimoniata dal fatto che la squadra decida all’unanimità di chiamarsi “Bonny Team”, atto di grande stima verso il capitano assente questa sera.

L’INIZIO – Come sempre le fasi iniziali sono caratterizzate da un gioco veloce e frenetico che ha nei contropiedi e nei frequenti cambi di fronte i più alti picchi di spettacolarità.
Con Bozza nell’inconsueto ruolo di portiere, il “Bonny Team” manca di un vero e proprio regista della manovra e quindi si deve affidare soprattutto alle giocate dei singoli che, comunque, portano in più di un’occasione lo Scuby e il Misha a concludere a rete, gol che però non arrivano grazie alle determinanti parate di Biatta.
Di contro, i “Manessi Alimentari” sfruttano al meglio il contropiede, difendendo in 4 dietro la linea della palla e ripartendo veloci con rapide discese del Peky e del Barbi, trovando un Powo sempre più nelle vesti di uomo gol, ed è così che dopo il vantaggio iniziale che viene pareggiato dal Misha con un perfetto esterno destro, rafforzano la loro voglia di rivincita riportandosi in avanti con il 2-1 segnato dallo stesso Powo.

LA SVOLTA – La consueta rotazione tra i pali gioca un tiro mancino alla “Manessi Alimentari”, infatti in porta ci finisce il Powo ed il rendimento in zona gol ne risente, mentre per il “Bonny Team” lo stesso ruolo viene ricoperto dal Tuzzo che dopo le titubanti prestazioni delle scorse apparizioni avrà modo di riscattarsi alla grande.
Dopo il gol del pareggio firmato da Scuby, bravo e fortunato nel rimpallo a saltare l’avversario, Bozza sale in cattedra prendendo letteralmente in mano la manovra della sua squadra facendone l’artefice principale del sorpasso e, soprattutto, di quel divario di reti (+4) che resterà inattaccabile o quasi fino alla fine del match.
Di particolare pregio il gol del 3-2, con Bozza che riceve palla sulla linea mediana, alza la testa e con il compasso traccia un sontuoso passaggio per la testa dello Scuby, il quale, davanti ad un così invitante lancio, non deve nemmeno saltare per depositare in rete il pallone.

LA RIMONTA A META’ – Sotto per 2-6 i “Manessi Alimentari” non ci stanno e cominciano un vero e proprio assedio nell’avversaria, assedio che però frutterà ben poco per grande merito del Tuzzo, questa sera più convincente tra i pali che fuori, bravo in molteplici occasioni a sventare le numerose opportunità da gol, ma anche fortunato in paio di circostanze, soprattutto sui pali colpiti da Biatta e dal Barbi.
Questa foga offensiva lascia però i “Manessi Alimentari” scoperti in difesa, favorendo il contropiede agli avversari, abili sì a ripartire, ma meno lucidi una volta giunti davanti alla porta avversaria.
Sul 6-3 la successiva rotazione tra i pali potrebbe mietere come vittima anche il “Bonny Team”, infatti a difendere la porta ci si trova Danilo, fino a quel momento perfetto come sempre in fase difensiva, e la squadra si trova sbilanciata subendo immediatamente il 6-4 che da coraggio ai “Manessi Alimentari”.
È in questo momento così delicato per le sorti della partita che lo Scuby, accortosi del forte sbilanciamento dei suoi, si piazza in difesa in un inedito quanto azzeccato ruolo di difensore che ridà equilibrio alla squadra e permette di tenere a due lunghezze di distanze gli arrembanti avversari.
Il tempo stringe e i “Manessi Alimentari” sentono la pressione di non riuscire a ribaltare il match, ma proprio in momento di rilassamento del “Bonny Team” riescono a trovare il tanto insperato gol del 5-6 che fa trepidare e sobbalzare il pubblico sugli spalti.
Dovrebbe essere il gol che cambia l’inerzia della partita a favore della squadra in rimonta, ma le numerose energie spese per cercare di ribaltare il risultato si fanno sentire e i ragazzi del “Bonny Team”, bravi a tenere saldi i nervi in questo frenetico finale di partita, sfruttano a dovere questo momento di stanchezza degli avversari piazzando due gol, forse quelli decisivi, con un fendente da fermo di Bozza e con un diagonale dello Scuby.
La sensazione che si respira fuori e dentro il campo è quella che ormai la partita sia formalmente conclusa, ma prima del fischio finale si ha ancora l’opportunità di vedere i 3 gol che fissano il risultato sul 9-6 finale.

PAGELLE – Dopo la cronaca, ecco le temute quanto attese pagelle.

“Manessi Alimentari”

POWO Anche quest’oggi non si smentisce: è lui il marcatore principe della sua squadra, il rendimento in zona gol dipende da lui e lo si nota soprattutto nel periodo in cui transita in porta, nel quale i suoi compagni creano molto ma, senza la sua presenza là davanti, ne ricavano ben poco.
VOTO 7.5 INOSTITUIBILE

PEKY Parte bene sulla fascia destra, difende, contrasta e riparte veloce, ma quest’oggi la sua autonomia dura meno del solito, già dopo la mezz’ora perde palloni che non sono da lui, la stanchezza lo bracca e il volto a fine partita ne è la testimonianza.
VOTO 6- SOTTO TONO

BARBI è assodato che il suo ruolo a calcetto è quello di playmaker, lui lo sa e si piazza tra difesa e attacco, le azioni più importanti passano sempre dai suoi piedi, però la scarsa condizione del Peky influisce negativamente anche su di lui in quanto lo costringe a tentar più volte la soluzione personale che spesso viene stoppata dagli avversari.
VOTO 6.5 INTERMITTENTE

CIOMBO Meno difensivo del solito, cerca di dare una mano in attacco ricoprendo tutte le zone del campo, da sinistra a destra, va spesso alla conclusione ma la mira è poco precisa. Con l’idea di poter ottenere un qualcosa in più dalla prestazione di ognuno puntando sull’entusiasmo, ha l’intuizione di portare la divisa per tutti i suoi compagni, i risultati non sono quelli sperati ma l’idea è davvero ammirabile.
VOTO 7+ SPONSOR

BIATTA Come di consuetudine parte tra i pali e dà la sensazione di essersi ormai definitivamente abituato, respingendo i primi tentativi dello Scuby e del Misha. Uscito, fa la spola tra difesa e attacco, riuscendo a rendersi pericoloso colpendo un incredibile palo di sinistro.
VOTO 7 ARREMBANTE

“Bonny Team”

MISHA A differenza delle precedenti partite parte subito fuori, dopo vari tentativi a rete trova la via del gol grazie ad un bellissimo esterno destro sul quale un incolpevole Biatta non può far nulla. Nel momento clou del match capisce la difficoltà della squadra e ripiega spesso in difesa lasciando alla fase offensiva sporadiche apparizioni.
VOTO 7 SACRIFICATO

TUZZO Buona parte del merito di aver arrestato la rimonta degli avversarsi è da attribuirsi a lui, dopo le poco convincenti prove delle settimane passate questa volta tra i pali è una garanzia, anche quando è battuto sono i legni della porta a corrergli in aiuto. Nel finale segna un gol coronando al meglio l’azione di prima nata dall’asse Bozza – Scuby.
VOTO 8 SAN GIGI BUFFON

DANILO Si è messo l’anima in pace, ormai ha capito che è lui e solo lui che deve arginare gli attacchi avversari e lo fa con la solita efficacia, anticipa, marca e, in alcuni casi, si mette anche a far ripartire l’azione. Nel finale coglie una traversa che sta ancora tremando.
VOTO 7.5 INSORMONTABILE

BOZZA Di rientro dall’ennesimo infortunio e chiamato nel difficile compito di sostituire il Bonny, lui risponde presente e lo fa con una prova di grande personalità, si mette sin da subito al servizio della squadra ponendo il risultato collettivo dinnanzi alla gioia personale del gol, che comunque arriverà nel finale, con la palla tra i piedi non è mai banale ed è dalle sue sontuose giocate che iniziano tutte le azioni offensive più pericolose, alla distanza cala fisicamente, ma chiedergli di più sarebbe eccessivo.
VOTO 7.5 AMBROSIA, IL NETTARE DEGLI DEI

SCUBY Caricato dall’ennesimo attestato di stima di Maiolini, cerca sin da subito di essere decisivo per la sua squadra, nonostante alcuni errori che non sono da lui nella fase iniziale, non demorde finché riesce a trovare quel gol che sblocca lui e la sua vena realizzativa che finora lo aveva un po’ tradito; completa la serata di grazia ponendosi come azzeccato baluardo difensivo nel momento di maggiore pressione degli avversari alla ricerca del pareggio.
VOTO 8.5 BOMBER RITROVATO - Uomo Partita Sky

MAIOLINI Gli aggettivi per definirlo ormai li ho terminati, si presenta per l’ennesima volta, quasi fosse un abbonato, con l’entusiasmo di chi si appresta a vedere un incontro di Champions League, ha sempre una parola d’elogio per ogni componente delle due squadre e il semplice “grazie” è limitativo.
VOTO 10 UNICO

Si chiude qui la cronaca del terzo incontro di calcetto presso la Duesse Sporting, ringrazio come sempre chi ha dedicato il suo tempo per la lettura delle nostre gesta e rinnovo l’appuntamento per martedì prossimo, sempre alle 21 e sempre a Iseo.
L'ingresso delle due squadre


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Il Santo del Giorno - San Mattia

Oggi è San Mattia
Martirologio Romano: A Gerusalemme, san Mattia, vescovo, che, dopo aver sofferto molto per Cristo, riposò infine in pace.

Facciamo gli auguri a...MATTIA GRAFFIEDI


Squadra: US Grosseto
Ruolo: Attaccante
Data di nascita: 26/05/1980
Luogo di nascita: Cesena (FC), Italia
Altezza: 180 Cm
Peso: 75 Kg

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martedì, gennaio 29, 2008

Il Santo del Giorno - San Valerio

Parte oggi una nuova rubrica, che unisce il sacro al profano, ovvero ogni giorno cercheremo di ricordare il Santo del Giorno e di accumunarlo ad un calciatore, in attività o meno, che ci ricordiamo in particolare, per le sue gesta sportive o anche semplicimente per la simpatia.

Oggi è SAN VALERIO.

Etimologia: Valerio = che sta bene, forte, robusto (dal latino).

Emblema: Bastone Pastorale

La data di oggi unisce due santi omonimi, il protovescovo di Treviri, vissuto tra la fine del III secolo e gli inizi del IV, e il vescovo di Ravenna, morto il 15 marzo dell'810, e ricordato oggi da una Chronica del 1286, probabilmente per una confusione di nome col vescovo di Treviri. Per entrambi non vi sono elementi dai quali si possa ricavare un ritratto esauriente sotto il profilo agiografico. Anzi, per quanto riguarda il vescovo ravennate, una lettera di papa Leone III a Carlomagno non deporrebbe a favore della sua santità, anche se le critiche hanno probabilmente una giustificazione solo politica: essa racconta che due conti palatini, ospiti nella curia ravennate il giorno delle Palme (8 aprile 808), durante il pranzo ascoltarono parole "che per noi è un obbrobrio riferirvi per lettera".Da altre fonti storiche risulta invece che l'arcivescovo Valerio, che resse la diocesi di Ravenna tra il 788 e l'810, fu un pastore zelante non solo per il decoro delle splendide chiese della Romagna ma anche per la salvaguardia dell'ortodossia, costantemente insidiata dall'eresia ariana. Nel secolo XIII l'arcivescovo Simeone ne trasferì le reliquie in cattedrale (9 maggio 1222), concedendo una speciale indulgenza alla basilica di S. Apollinare in classe "per riverenza verso il beato Valerio".Più incerte sono le notizie sull'omonimo vescovo di Treviri, che una ragionata cronologia colloca alla fine del terzo secolo, ma una più appetibile leggenda, con l'evidente intenzione di attribuire alle Chiese della Gallia e della Germania una patente di apostolicità, fa di S. Valerio un discepolo dell'apostolo Pietro, che l'avrebbe inviato a Treviri, in compagnia di Eucario e Materno. Abbellimenti posteriori di questa leggenda sì trottavano nelle ‘Gesta episcoporum Tungrensium’, composte attorno all'anno mille, nelle quali vengono ripetuti i motivi tradizionali della santità dei grandi missionari dell'epoca apostolica: conversioni di folle di pagani e strepitosi miracoli, spesso ingenui ma suggestivi come la risurrezione del compagno di missione Materno, operata da Valerio col bastone espressamente inviatogli da S. Pietro.L'altro compagno di missione, che lo aveva preceduto nella tomba, Eucario, lo avrebbe avvertito in sogno dell'imminenza della sua morte, che avvenne il 29 gennaio dell'anno 88, data tuttavia da posticipare agli inizi del IV secolo, come si deduce dal Catalogo episcopale della città di Treviri e da antiche iscrizioni epigràfiche. Le sue reliquie si conservano nella chiesa di S. Mattia, a Treviri, in un sarcofago di tardo stile romanico.


Facciamo gli auguri a...VALERIO FIORI.


Squadra attuale: AC Milan
Ruolo:Portiere
Data di nascita:27/04/1969
Luogo di nascita:Roma , Italia
Altezza:185 cm
Peso:75 kg

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giovedì, gennaio 24, 2008

Il Papà e il Pannolino

Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:

a) perché lo dice la mamma;

b) perché lo dice la suocera;

c) perché il bimbo ha cagato.

Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade così. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice con voce gaia e piuttosto cretina: 'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino ? cosa ha fatto l'angioletto?'.

Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.

Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata.

Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.

Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.

Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.

Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino.

E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso".

E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'e niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.

Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt.

Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile. Ma senza guardare?

Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.

Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina.

Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se
non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate.

Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino.

Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.

NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra.

Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano.

Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini.

Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvé e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito.

A quel punto il bambino fa pipì.

Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.

Prendere il pannolino nuovo.

Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).

Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere.

Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude.

Si, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino.

E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, c... della madonna.

Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.

Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito.

Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrosserà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrosserà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma.

Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Si'. Con convinzione.

Ripercussioni fisiche e psichiche.

Fisicamente, cambiare un pannolino brucia le stesse calorie di una partita di tennis.

Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con sé stesso.

Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.

Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori.

Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù.

Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.

In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

mercoledì, gennaio 23, 2008

Un grande cuore batte sotto alle “Pettorine” I “Senza Pettorina” rimontati e battuti nel finale

Nella seconda uscita stagionale la squadra capitanata dal Bonny, sotto per 4-8 a venti minuti dalla fine, con un’orgogliosa rimonta ribalta il risultato portando a casa un’incredibile vittoria. Bonny: "Grande vittoria, prova di coraggio e forza". Peky: "Attendo martedì prossimo per la rivincita"


Le “Pettorine” che hanno vinto un combattuto match








“Senza Pettorine” anche se sconfitti escono a testa alta








ISEO, 22 gennaio 2008 – La seconda uscita stagionale sui campetti da calcetto della Duesse Sporting regala emozioni e spettacolo ancor più della precedente apparizione, grazie ad un match avvincente e frenetico con il risultato in bilico fino al termine.
Lasciato alle spalle il clima amichevole che aveva contraddistinto la prima partita, le due squadre si presentano in campo, a pettorine invertite, cariche dal punto di emotivo e con la tipica cattiveria agonistica che caratterizza questo tipo di sfide.

ORE 21 IN CAMPO – Invariate negli assetti, le due squadre si presentano così in campo: da una parte il quintetto formato, in ordine di età, da Biatta, dal Peky, dal Powo, dal Barbi e dal Ciombo, quelli che stasera non indosseranno le pettorine, dall’altra parte la squadra capitanata dal Bonny, con lo Scuby, il Tuzzo, Danilo e il Misha, distinguibili, a dir la verità ben poco, dalle caratteristiche pettorine color blu.

LA PARTITA – Dopo una piccola fase di studio che permette alla muscolatura di essere rodata e di prendere le misure con un campo che è variato rispetto alla settimana scorsa, i “Pettorine” cercano di indirizzare la partita sui loro binari ed in avvio colpisco un incrocio con lo Scuby.
La risposta dei “Senza Pettorine” non si fa attendere e con un micidiale 1 – 2 passano a condurre 2-0, dimostrando, rispetto a 7 giorni fa, di essere più organizzati dietro, grazie ad un Biatta formato diga, e limitando non poco le manovre offensive degli avversari.
Nonostante l’1-2 messo a segno da Scuby, scaltro a saltare il Ciombo in uscita e depositare il pallone in fondo alla rete, la squadra con le casacche blu non riesce a trovare il pareggio e, anzi, lo scarto nei confronti degli avversari, bravi ad interrompere le trame offensive del Bonny e compagni e ripartire velocemente trovando spesso la difesa impreparata, aumenta tanto da arrivare, a meno di venti minuti dalla fine, fino sull’8-4, merito delle ottime incursioni sulla destra del Ciombo e del Peky, della saccente regia del Barbi e di un Powo in particolare vena realizzativa.

LA RIMONTA – A questo punto, sotto di 4 gol, col morale a terra, con lo spettro della sconfitta che si materializza sempre più e con gli avversari che non concedono nulla, qualsiasi squadra si sarebbe lasciata andare, convinta che la situazione fosse irrecuperabile.
È proprio in un momento così difficile che capitan Bonny riesce a scuotere e a motivare la squadra al tal punto che, azione dopo azione, tiro dopo tiro, riescono addirittura a trovare il pareggio, segnato dal Misha, che a tu per tu con il portiere di turno, il Peky, lo batte senza fronzoli e corre ad esultare sotto la sua curva.

GOLDEN GOAL – Il tempo è praticamente scaduto e, come spesso accade nelle partitelle di calcetto, scatta la famosa regola del “chi fa questo vince”, una sorta di golden goal all’italiana.
L’inerzia della partita ormai è tutta a favore dei “Pettorine”, il morale è alle stelle per l’incredibile rimonta e vedono tangibile la possibilità di un successo, quanto mai insperato visto l’andamento dell’incontro.
Di contro, i “Senza Pettorine” non sono più lucidi come prima e commettono qualche errore di troppo sia in fase difensiva, dove molte volte perdono palla se pressati o preferiscono spazzare piuttosto che fa ripartire l’azione, sia in fase offensiva dove trovano un’insolita improduttività sotto porta e non riescono a segnare il gol decisivo, merito anche di uno Scuby che dice “no” su tre nitide occasioni.
Ancora una volta, nel momento decisivo, è il giocatore con maggiore esperienza, il Bonny, che trova la giocata vincente, il gol partita, frutto di un destro tanto potente quanto preciso che non lascia scampo agli avversari, sconfitti sì, ma che comunque escono dal campo a testa alta.

PAGELLE – Dopo la cronaca, ecco le temute quanto attese pagelle.

“Senza Pettorina”

POWO Ancora una volta El Powo Loco tiene fede alla sua fama di grande bomber d’area di rigore, molto utile anche in fase di appoggio per i compagni, è lui la vera e propria spina nel fianco della difesa avversaria.
VOTO 8 SCARPA D’ORO

PEKY L’intesa col Barbi è ormai assodata, i due si trovano a meraviglia, quasi a occhi chiusi, uno spettacolo per chi li osserva. Sempre pericoloso sulla destra e quando da lì si accentra, nel finale si sposta anche a sinistra per tentare di arginare la rimonta avversaria.
VOTO 7.5 ULTIMO AD ARRENDERSI

BARBI Sin dalle prime battute del match prende in mano la regia della squadra, si piazza al centro lasciando la corsia di destra alle folate offensive del Ciombo e del Peky, raramente sbaglia un passaggio mettendosi più al servizio della squadra che di esagerate quanto stucchevoli azioni personali.
VOTO 7.5 PLAYMAKER

CIOMBO Si impadronisce della fascia di destra e, rispetto a 7 giorni fa, si prodiga più spesso anche in fase offensiva. Sull’out di destra duetta frequentemente con il Peky e grazie ai loro scambi riesce spesso ad eludere la marcatura avversaria ed a rendersi pericoloso.
VOTO 7+ INTREAPRENDENTE

BIATTA Parte ancora una volta tra i pali, dove, per altro, sta cominciando ad ambientarsi visti gli interventi con i quali nega 2 gol allo Scuby e uno al Misha. Uscito, si piazza al centro della difesa come ultimo baluardo della sua squadra e, visto la propensione all’attacco dei compagni, limita le sue apparizioni nell’area avversaria.
VOTO 7- Più JULIO CESAR CHE MATERAZZI

“Pettorina”

MISHA Anche oggi decide di iniziare tra i pali, per farsi trovare fresco nei momenti caldi della partita, una volta uscito però fatica più del solito a rendersi protagonista del match, merito anche degli avversari che, temendolo, tentano di arginarlo. Nel finale di partita, quando c’è bisogno d’una reazione d’orgoglio per raddrizzare il match, si scrolla di dosso la marcatura e segna gol pesanti ed importanti, come quello del momentaneo pareggio.
VOTO 7.5 ARMA LETALE

TUZZO Una prova dai due volti, sulla falsariga della precedente, fatica nella prima parte della partita nonostante qualche buono spunto personale, nel finale, invece, si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa.
VOTO 7- DOCTOR JEKYLL E MR HIDE

DANILO Tutte le responsabilità di contenere gli attacchi avversari vengono riversate su di lui, come sempre è impeccabile in marcatura, ma troppo spesso è mal assistito dai compagni che lo lasciano solo, ed in inferiorità numerica è costretto a capitolare, nonostante numerosi salvataggi.
VOTO 7+ SALVA IL SALVABILE

BONNY Ad inizio match i suoi compagni lo elevano a capitano vero e proprio investendolo con la fascia al braccio, lui ripaga tanta fiducia con una prestazione tutto cuore e coraggio, nel momento del bisogno prende per mano la squadra e la conduce ad un’incredibile quanto insperata rimonta, anche se meno preciso del solito nei passaggi, è lui l’anima della squadra.
VOTO 8.5 TRASCINATORE - Uomo Partita Sky

SCUBY Caricato a dovere dal suo capitano parte a mille all’ora cogliendo al pronti via l’ennesimo legno, l’incrocio questa volta, con la solita fucilata da lontano, mette a segno il primo gol della sua squadra ma la marcatura, invece di dargli ancor più vigore, quasi lo blocca lasciandolo a poco a poco agli argini della manovra, entrato in porta ha l’occasione di riscattarsi compiendo 3 parate decisive che non rendono vana la rimonta.
VOTO 6.5 SARACINESCA

BOZZA & MAIOLINI Ancora una volta le gesta sportive di questi 10 ragazzi della provincia bresciana sono state seguite attentamente da bordo campo da questi due illustri rappresentanti del calcio professionistico, questa volta più in versione di supporter che di veri e propri allenatori, sostengono qualsiasi giocatore, indistintamente dalla squadra, accompagnando ogni marcatura con vere e proprie ovazioni.
VOTO 10 PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI

Anche per questa settimana dai campetti della Duesse Sporting è tutto, rinnovo l’appuntamento per martedì 29 per seguire ancora una volta insieme le coinvolgenti gesta di questi fantastici calciatori.

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giovedì, gennaio 17, 2008

Calcetto a Iseo: è S P E T T A C O L O ! ! ! ! !

MONTICELLI - L'inizio del 2008 ha portato una piccola grande novità in un bel gruppo di ragazzi (tra cui io e Biatta) di Monticelli e limitrofi, infatti, anche se un po' improvvisato e fatto quasi più per scherzo che per altro, nella serata di domenica, forse inebriati dalle giocate di un Milan formato Brasile, si era deciso di promuovere una partita a calcetto per la sera di martedì e non era stato affatto difficile trovare ragazzi pronti a siglare il loro nome nella lista perchè, tra chi non perde un occasione per giocare a pallone e chi era da troppo tempo fermo e voleva scrollarsi di dosso i residui delle feste natalizie, di candidati ce ne erano parecchi.
E così, dopo qualche patema per un campo che sembrava già occupato ma che poi è risultato a nostra disposizione, ci siamo ritrovati a pochi minuti alle 21 al bordo del campetto tutti belli e pronti ognuno in perfetto abbigliamento sportivo e con le squadre già fatte, ben distinte tra quelli con la "pettorina" e quelli senza.
Il risultato non conta, in quella serata ha vinto lo sport e l'entusiasmo, noi tutti eravamo soddisfatti sia dalle proprie prestazioni personali sia perchè tutti quanti, dal primo all'ultimo, c'eravamo divertiti ed al momento del pagamento dell'affitto del campetto è scattata quasi automatica la prenotazione per martedì prossimo, con la speranza di dare il via ad un appuntamento che, con il passare delle settimane, possa diventare un classico...Champions permettendo.

Dopo "due" dovute righe di presentazione veniamo alle temutissime pagelle:

Con la pettorina

POWO: El Powo Loco mantiene fede alle sue caratteristiche di bomber d’area di rigore segnando gol pesanti e di rapina, anche se nella prima mezz’ora gioca nell’altra squadra ed è costretto a partire più lontano per non squilibrare troppo la stessa, snaturando un po’ se stesso, ma nell’ultima mezz’ora può stazionare nei pressi dell’area avversaria e lì diventa letale e decisivo.
Voto 7.5 ALTA TENSIONE

PEKY: così come nella Juniores, così anche nel calcetto, la sua partita è tutta corsa e qualità, con discese palla al piede, fraseggi coi compagni e pregevoli spunti personali. La condizione atletica è ottima ed è l’unico che non cala nel finale.
Voto 7+ DURACELL

BARBI: il duello personale a distanza col Bonny lo innervosisce e lo conduce spesso all’errore, anche se è sempre rinfrancante per gli occhi vederlo partire palla al piede e muoversi sinuoso tra le maglie avversarie, ma troppe volte finisce per intestardirsi in azioni personali venendo chiuso dagli avversari.
Voto 6.5 LEZIOSO

CIOMBO: si piazza a destra della sua metacampo e lì erige un muro invalicabile per gli avversari, mai in difficoltà e spesso aiutato dal prepotente fisico in fase difensiva, non sbaglia niente e si permette pure qualche apparizione nell’area avversaria, con tanto di gol.
Voto 7 ORDINATO

BIATTA: si presenta in campo dopo oltre due mesi di inattività agonistica e con i postumi di una fastidiosa verruca sotto il piede e saggiamente alterna gli scatti a meritati riposi tra i pali, dove, per altro, non disdegna. In duo col Ciombo forma una possente coppia difensiva, e, come il suo compagno di reparto, nel finale del match si toglie pure lo sfizio di segnare un gol, onorando al meglio la sua maglia di Takahara.
Voto 7 GRADITO RITORNO

Senza pettorina

MISHA: diciamocelo chiaro, è lui la star della serata. Parte tra i pali, in sordina, lasciando momentaneamente le luci della ribalta agli altri che hanno una gran voglia di mettersi in mostra, ma quando esce si piazza davanti facendo retrocedere Scuby sulla mediana e si esibisce in tutto il repertorio di un giocatore completo: grande personalità, spirito di sacrificio, pressing, tecnica, assist e, naturalmente, i gol, uno spettacolo per chi lo guarda.
Voto 9 PALLONE D’ORO - Uomo Partita Sky

TUZZO: impreciso e prevedibile nella prima mezz’ora, cambia completamente quando passa di squadra, infallibile cecchino in fase offensiva ove tocca 3 palloni e realizza altrettante reti. Da rivedere in porta dove commette errori di sufficienza.
Voto 7 RE MIDA

DANILO: da solo regge l’intera difesa della sua squadra, marca, pressa, contrasta e con intelligenza fa ripartire l’azione, non a caso il momento più negativo della squadra avviene quando abbandona la difesa per trasferirsi momentaneamente in porta.
Voto 8 CANNAVARO FORMATO MONDIALE

BONNY: nonostante abbia lasciato l’attività agonistica da qualche tempo, il capitano morale della sua squadra sforna un’ottima prestazione. Il peso d’essere il più vecchio della squadra gli dà ancor più carica, tiene chiamati i compagni, ha sempre una parola d’elogio per loro anche in caso d’errore, si prodiga sia in attacco che in difesa, alcune volte si intestardisce troppo nel portar palla, ma quando dal cilindro estrae perle da cineteca da rivedere e gustare più volte come il gol nel finale quando la palla colpisce entrambi i pali prima di adagiarsi in rete, beh, allora gli si può perdonare tutto.
Voto 8 GENIO E SREGOLATEZZA

SCUBY: indicato dal suo capitano come il bomber della squadra, decide però di ripiegare più sulla metacampo che nell’area avversaria, lasciando il ruolo di attaccante principale al più quotato Misha. Sempre utile in fase di copertura, svaria da sinistra a destra del campo vestendo più i panni dell’assist-man che di vero e proprio terminale offensivo. Fiore all’occhiello della sua prestazione i due bolidi scagliati da centrocampo con rara potenza che impattano sulla traversa il primo e sul palo il secondo, che sicuramente avrebbero meritato sorte migliore.
Voto 7 OBICE

Ed ora un ringraziamento particolare ad due persone particolari che, sprezzanti del pericolo di ricevere pallonate, ci hanno seguito da bordo campo in questa prima uscita stagionale: sto parlando del mister Maiolini ("allenatore" della squadra con le pettorine) e del mister Bozza (mio personale trainer nonchè "allenatore" della squadra senza pettorine), due signori del calcio moderno ai quali voglio dire ancora una volta grazie perchè dopo il match il loro giudizio è stato "è uno spettacolo vedervi!" e detto da persone competenti come loro fa un certo piacere e dà una certa soddisfazione.
Voto 10 STANDING OVATION

Terminano qui le pagelle e si conclude qui il primo servizio su questo appuntamento calcistico, ringrazio tutti i coloro i quali mi hanno dedicato il loro tempo per leggere il mio articolo e rinnovo l'appuntamento per martedì prossimo, sempre alle 21, sui campetti della Duesse Sporting a Iseo.

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mercoledì, gennaio 09, 2008

Esclusiva intervista della Gazzetta dello Sport al Misha

Misha: "Inter, mi piaci"

"Ma prima voglio il campionato - spiega il giovane attaccante -, e vedo la mia Sportiva favorita. I neroazzurri mi fanno sognare e Centofanti è sempre stato il mio idolo. Intanto continuo a vivere con i miei genitori, a Monticelli"

MONTICELLLI, 9 gennaio 2007 - Dodici in campionato, tre in oratorio, tre in Gelateria, uno da Ivan e due all’Enjoy. In totale fanno 21, su 33 settimane. Sono i numeri, gli aperitivi stagionali di Michael Marchina detto Misha, 17 anni, prodotto della Sportiva. L'astro nascente dell’alcolismo franciacortino piace a tutti i grandi bar d'Europa. Soprattutto all’Inter. Amore ricambiato, ma non esclusivo.

La Sportiva quest'anno è partita male, ma grazie ai suoi aperitivi si è ripresa.
“I miei aperitivi aiutano, ma l'inizio è stato duro perché abbiamo cambiato molto”.

Quali sono gli obiettivi stagionali suoi e della Sportiva?
“Voglio tutto. Il settimo aperitivo consecutivo, le coppette in Gelateria e soprattutto la vodka. E se arrivo in fondo significa che avrò bevuto molto”.

Il suo stile di gioco ricorda la classe di Kakà, la potenza di Zalayeta. Lei come si definisce?
“Sono paragoni importanti, ma il mio stile è quello del Misha. Sono un attaccante che si muove poco e perde molti palloni. Sono agli inizi ed è meglio restare con i piedi per terra”.

Per questo abita ancora con i suoi genitori a Monticelli?
“Così resto concentrato sul calcio. Ai miei però ho regalato un décanter e così ho realizzato un sogno”.

Chi mette nel top 5 dei giovani?
“Primo Bozza, poi Maiolini Luciano, Franchi, Belleri e Chiari del Cortefranca”.

E lei? In provincia di Brescia la indicano già come un futuro Pallone d'oro.
“Non posso mettermi dentro da solo. E per il Pallone d'oro c'è tempo, ho appena 17 anni, devo continuare a bere duro e a regalare emozioni alla gente. Ai ragazzi voglio dire che il bere è gioia”.

Lei ha promesso al suo presidente che resterà alla Sportiva fino a quando non vincerete il campionato. Per questo vuole tutto e subito?
“Vero, ma andrò via da Monticelli soltanto per continuare a vincere e quando mi sentirò pronto anche mentalmente”.

Quali sono le sue squadre preferite?
“L’Inter mi fa sognare. Anche perché c'ha giocato Centofanti, il mio idolo. Lui viene da un altro pianeta. Poi, tifo da sempre Juve. Ma mi piacciono anche Milan, Provezze, Manchester United, le grandi squadre. L'importante è vincere”.

Magari anche gli Europei a giugno?
“Possiamo farcela anche perché chi esce dal nostro girone sarà veramente forte. La Francia? Per me conta quello che succede in campo, non le polemiche”.

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